Ischia - L’emozione di pedalare domani mattina al fianco di Re Leone Mario Cipollini, campione del mondo di Zolder 2002 e vincitore di numerose tappe nelle tre gare a tappe più importanti, lungo le strade della granfondo e domenica prendere il via da quella striscia di terra che collega Piazzale delle Alghe al Castello Aragonese, per misurarsi con i partecipanti alla Granfondo Corriere dello Sport 100 Kilometri Isola Verde. Tutto questo è la terza prova del circuito Scudetto Campano che si terrà domenica, partenza alle ore 8,30, posticipata di un’ora, a Ischia.

A tutti i partecipanti, prima del via verrà consegnata una copia del quotidiano sportivo Corriere dello Sport Semplicemente Passione, name sponsor della manifestazione, che conterrà l’inserto dedicato alla manifestazione.

Ieri nell’intervista al programma radiofonico Zona Cesarini, Mario Santaroni ha illustrato il programma della manifestazione, ma anche espresso un desiderio: “Spero che dopo la serie dei nostri eventi un organizzatore di grandi manifestazioni scopra l’isola di Ischia. Il Giro d’Italia è già approdato più di una volta ad Ischia, ricordo che ero bambino quando i grandi campioni dell’epoca come Anquetil vennero battuti da Catalano. Poi è tornato nel 2006 – 2007 ed è ora forse è maturo il tempo perché Ischia venga scoperto per qualcosa di più importante. Intanto noi continuiamo nel nostro progetto di far godere agli appassionati l’isola pedalando in un territorio libero dalle macchine”.

Mario Cipollini sottolinea il suo entusiasmo per il ruolo di testimonial della Granfondo Ischia: “Io ad Ischia non ci sono mai stato e come mi hanno parlato di Ischia, l’idea di poter visitare l’isola e conoscere un altro angolo d’Italia, la nostra nazione straordinaria che durante i numerosi giri d’Italia a cui ho partecipato mi ha regalato scorci fantastico, nonostante mi fossi perso Ischia. Nel week end recupererò. Ho conosciuto molto il Sud, anche perché con la Tirreno Adriatico siamo partiti dalla Costiera Amalfitana più di una volta e gareggiare al Sud per un ciclista è una cosa meravigliosa”